ANNO
2006
FATTO
All’interno di una cantina vengono rinvenuti 200 grammi di cocaina; all’atto della perquisizione R.F. dichiara spontaneamente ai Carabinieri intervenuti che la droga è di sua proprietà e viene tratto in arresto.
QUESTIONE
Dal momento che la cantina nella quale era stata rinvenuta la droga non era formalmente intestata a R.F., l’unico elemento a suo carico era costituito era costituito dalla confessione fatta durante la perquisizione. La confessione resa dall’indagato ai Carabinieri nel corso di spontanee dichiarazioni è sufficiente per una condanna?
RISPOSTA
La confessione resa nel corso di spontanee dichiarazioni ai Carabinieri è utilizzabile ai fini dell’applicazione della misura cautelare e in caso di giudizio abbreviato, ma non è utilizzabile in dibattimento (salvo ai fini delle contestazioni). Per questo al cliente è stato consigliato di scegliere il rito ordinario e di non sottoporsi all’esame: in questa maniera il Tribunale non ha potuto utilizzare la confessione da lui resa ai carabinieri e, non essendovi altri elementi a carico dell’imputato, R.F. è stato assolto.